Gestire la rabbia nella crescita spirituale
Crescita spirituale

Gestire l’energia della rabbia

Dopo anni di meditazione, di lavoro su te stesso, di impegno per la tua evoluzione spirituale, ancora non riesci sempre a gestire l’energia della rabbia e la vedi come un ostacolo alla tua crescita spirituale. Quando la rabbia riempie il tuo corpo vieni riportato in una dimensione quasi animale e ti sembra di aver fatto un passo indietro, di essere tornato a quando non eri più giovane e inconsapevole.
Maggiore è la rabbia, minore è il controllo che la nostra mente o il nostro spirito hanno su quello che accade, ed è così che dopo forti emozioni di questo tipo, spesso ci si sente in colpa, si prova vergogna, senso di fallimento.

Mi hanno scritto qualche giorno fa proprio con questa domanda, e con queste preoccupazioni. Come mai ancora oggi, dopo tanta crescita spirituale ancora non riesco a gestire l’energia della mia rabbia? Dove sto sbagliando? Come posso smettere di arrabbiarmi?

Domande di questo genere sono importanti e necessitano una risposta. Serve una visione differente, perché troppi video e scritti, portano a travisare l’argomento e a confondere le idee. Non ti darò qui nessuna verità da inghiottire, ma una serie di prospettive con cui poter cercare il lato accessibile della tua realtà.

Giudicare le emozioni

Puoi essere tentato di giudicare le emozioni. Ha un senso farlo? Ci sono emozioni buone e cattive? Non si può giudicare in senso assoluto, devono essere buone o cattive in relazione a qualcosa.

L’allegria è un’emozione buona? Se vogliamo giudicare in modo assoluto, deve essere buona in qualsiasi situazione. Eppure se abbiamo subito un grande trauma e siamo allegri, è un segnale che sta accadendo qualcosa di strano.
La paura è un’emozione negativa? Se il nostro inconscio coglie dei segnali di grave pericolo ed il nostro corpo emana paura, questo ci aiuta ad evitare gravi danni.
La rabbia non fa eccezione. La rabbia ha un senso, come ogni altra emozione.

Se proprio vuoi giudicare le emozioni, fallo in base a questo. Quanto ti sta aiutando quell’emozione? Ti fa bene? Ti aiuta a vivere meglio o in modo più sano e naturale? Abbiamo le emozioni per validi motivi, usiamole.

A cosa servono le emozioni

Le emozioni sono emanate dal corpo emozionale, che è un canale di comunicazione. Il corpo emozionale riceve le frequenze emozionali esterne e trasmette quelle interne, sia alla nostra coscienza mentale, che agli altri corpi emozionali delle creature viventi. Le emozioni sono anche il canale di comunicazione più utilizzato dal nostro subconscio, che non ha una modalità di comunicazione verbale, ma simbolica ed energetica. Una delle più importanti funzioni delle emozioni è proprio questa.

Le emozioni servono per ascoltare noi stessi, sono la nostra bussola per esplorare la nostra natura interiore e il modo con cui il nostro subconscio ci comunica il suo stato di benessere o malessere, i suoi desideri, le sue paure, la sua apertura o chiusura.

Sopravvivenza

Le emozioni sono inoltre presenti in tutti gli esseri umani, di tutte le culture, in tutti i tempi. Hanno aiutato l’homo sapiens a non estinguersi e a rispondere agli stimoli dell’ambiente in modo corretto. Perché alle emozioni sono collegate delle risposte del corpo, che lo aiutano a sintonizzarsi nel modo corretto a quello che sta succedendo e reagire in modo ottimale.

Così la paura funziona bene se ti frena dal commettere un grave errore, permette di scappare via più velocemente o evitare di subire un danno.
La tristezza permette di empatizzare con altre persone, di emettere un segnale di richiesta d’aiuto o semplicemente di elaborare e metabolizzare una grande perdita, senza tenersi dentro energie di sofferenza per troppo tempo.

A cosa serve la rabbia?

La rabbia serve per reagire ad un attacco. Quindi se ti arrabbi il tuo organismo reagisce in modo automatico per attaccare in modo da potersi difendere.
Per prima cosa quindi la rabbia ti dice che sei stato ferito o che ti stanno ancora ferendo. Puoi usare la tua rabbia come un allarme di intrusione e quando ti arrabbi, portare la tua consapevolezza al momento presente e chiederti “che cosa sta ferendo le mie emozioni, il mio ego, le mie convinzioni, la mia morale o l’immagine che ho di me?”. Ci sono contesti in cui la rabbia fa molti danni, ma in tutti i contesti, la rabbia, ti dice sempre qualcosa da dentro. Se suona l’allarme, bisogna sempre guardare, perché il nostro corpo emozionale non agisce mai senza motivo.

Come posso gestire l’energia della rabbia?

Immagina di avere una figlia molto piccola, che capisce già qualche parola ma che non riesce ancora a parlare, se tu la vedessi molto arrabbiata, proveresti a reprimere questa sua emozione? E se fossi tu quella bimba o quel bimbo, come ti sentiresti davanti a un genitore che invece di ascoltarti e accoglierti, ti sminuisce e vuole riportarti a quella che per lui è un’emozione adeguata e per lui giusta?
Quando cerchi di controllare le tue emozioni stai facendo violenza alla tua parte interiore, Quella parte di te, resta bambina anche se il tuo corpo ha 100 anni. Gestire l’energia della rabbia vuol dire quindi ascoltarla e comprenderla, invece di reprimerla e condannarla.
Le emozioni si possono osservare, si possono lasciare scorrere e non è obbligatorio lasciarsi travolgere. Si può scegliere di farlo, di lasciarsi andare alle emozioni.
Ma solo chi è in grado di scegliere di non lasciarsi travolgerle, può scegliere. Tutti gli altri sono schiavi delle emozioni, non hanno nessuna facoltà di scegliere.

Natura multidimensionale

Il nostro è un organismo complesso, e siamo tutto quanto, non una sola parte. I nostri sensi ci mostrano che siamo il nostro corpo fisico, fatto di carne e ossa, ma non solo quello. La mente ci convince che siamo anche i nostri pensieri e ragionamenti, ma non solo quelli. Il cuore ci fa sentire che siamo anche le nostre emozioni ma non siamo solo quelle. Siamo anche la nostra anima, ma, fino a che abitiamo questo piano di realtà materiale, non possiamo essere soltanto la nostra anima e basta.

L’esperienza del mondo

Quindi le emozioni ci permettono, come il nostro corpo e i nostri pensieri, di fare esperienza del mondo. Fare esperienza non vuole dire “subire” il mondo, abbiamo la possibilità di adattarci al mondo e in parte adattarlo a noi.

Se in una stanza c’è una puzza tremenda, posso scegliere di andare altrove, di mitigare la puzza, di trovare la causa del cattivo odore, ma sempre, il senso di disgusto dovuto al cattivo odore ci sta segnalando il cattivo odore (senza olfatto non faremmo esperienza dell’odore).

Allo stesso modo ci sono alcune emozioni che ci segnalano di allontanarci, di fare qualcosa a riguardo o di mitigare la causa. Sempre ci segnalano come stiamo, ma come agiremo in conseguenza a questo, lo decidiamo noi.

Consapevolezza energetica

La rabbia energeticamente ha una frequenza bassa, questo non la rende un’emozione “cattiva”, la rende un’emozione dispendiosa. Provare emozioni di rabbia, furia, oltraggio, ci porta a bruciare molte energie emozionali, che scaricano le tue energie vitali. Questo non dovrebbe essere un problema, in quanto la rabbia sana è un’emozione di breve durata e quindi non intacca le grandi riserve di energie sottili del nostro organismo.

Quando la rabbia diventa un problema

La rabbia può diventare un problema energetico, almeno in due casi:

  1. La rabbia è la nostra frequenza portante, quindi durante la giornata proviamo numerosi attacchi di rabbia, di varia intensità. Se ti arrabbi spesso ed ogni cosa sembra farti saltare i nervi fai attenzione, le tue riserve di energia vitale sono a rischio.
  2. Provi altre forme di rabbia, come il risentimento, l’astio, il fastidio, il rancore. Questo tipo di rabbia ha dei picchi meno alti, ma dura molto a lungo. Le tue riserve energie saranno lentamente prosciugate anche se mangi sano, dormi bene e ricarichi le tue energie sottili con meditazione o Reiki, starai riempiendo un secchio bucato e non ti sentirai mai completamente sereno.

Il messaggio della rabbia

Oltre quanto già detto, c’è un ultimo messaggio che può darci la rabbia. Ti arrabbi come reazione a qualcosa che ti ha ferito nell’orgoglio, che ha ferito il tuo ego, ha rovinato i tuoi piani, intralciato i tuoi desideri frustrandoti, ti blocca. Ti arrabbi per qualcosa che ha violato la tua morale, le tue convinzioni, che ti ha privato di qualcosa che doveva essere tuo, ti ha attaccato o rovinato i tuoi sogni e le tue ambizioni. Qualsiasi sia il caso, il messaggio che puoi sempre vedere è che ogni volta che sei arrabbiato, sei ferito. Qualcosa o qualcuno ti ha fatto male.
Se ti spaccano sulla schiena una tavola di legno non ti fa male?
Se ti fa male, il tuo corpo deve esprimere il suo dolore. La rabbia è uno dei modi.

Prendersi cura della rabbia

Se la bambina di cui parlavamo prima fosse arrabbiata per qualcuno che ha distrutto il suo gioco più bello, quello a cui lei teneva tanto e che ha desiderato per molto tempo. Quel gioco che le faceva brillare gli occhi come nient’altro.
Se fosse arrabbiata ed esprimesse la sua ira, tu vedresti un’emozione da controllare e da reprimere o una ferita (soggettivamente grande per lei) che può essere guarita?
Se la bambina è arrabbiata, anche tu che la ascolti devi essere arrabbiato o puoi prenderti cura di lei, ascoltarla e darle il tuo amore e le tue attenzioni senza diventare della sua stessa emozione?

Così quando ti arrabbi, puoi portare la tua coscienza oltre il livello emotivo, osservando con amore la tua parte bambina che è stata ferita. Puoi vedere che ti hanno fatto male, comprendere come è successo e cosa puoi fare per guarire. Quando sarai guarito potrai lavorare su te stesso per rinforzarti e diventare più forte, in modo che quella cosa che ti ha ferito, un domani non ti ferisca più, o ti ferisca un po’ di meno. Meno sarai ferito, meno sarai arrabbiato e potrai gestire l’energia della tua rabbia.

Conclusioni

La vita terrena è fatta di stimoli di molti tipi e abbiamo dei sensi per percepirli e per emettere stimoli a nostra volta. Con i sensi fisici percepiamo il mondo, con il corpo emozionale percepiamo un altro piano di realtà, fatto di energie non visibili, emotive, che fanno parte della nostra esperienza di questa vita. Se ti lasci convincere che provare emozioni è una cosa negativa e che il cammino spirituale è quella strada che ti conduce al monastero potresti allungare il viaggio. Pensi che troverai la serenità in una vita senza più emozioni, senza più desideri, senza più piaceri, in un silenzio mentale continuo e una sensazione di imperturbabilità al mondo?

Esiste la possibilità concreta di vivere ogni nostra realtà, fisica, mentale, emotiva e spirituale senza dover rinunciare a niente, senza essere schiavo dei piaceri, delle emozioni ma senza nemmeno schiavo dello spirito. Ogni cosa è perfetta, non c’è una parte di noi che dobbiamo buttare via, siamo già tutto quello che dobbiamo essere, dobbiamo solo lasciarlo crescere in modo sano, ricordandoci che ogni parte di noi ha il suo posto e prendendoci cura di noi di tutta la nostra natura multidimensionale, arriveremo alla nostra destinazione (che è unica per ognuno di noi).

Ringrazimenti

Ringrazio Marta M. che mi ha inviato questa domanda su un tema fondamentale come gestire l’energia della sua rabbia ancora presente nel suo percorso di crescita spirituale. Se qualcosa sta intralciando la tua evoluzione, qualche dubbio sta rallentando il tuo cammino spirituale, puoi contattarmi e sarò lieto di risponderti.
Le domande importanti portano risposte utili a molti. Se non sono semplici curiosità ma questioni che ti stanno a cuore, per te importanti, posso mettermi in ascolto su altri piani di coscienza facendo varie sessioni di meditazione, per trovare prospettive e riflessioni utili. Anche per me è un modo di entrare in contatto con concetti nuovi e poter imparare molto.

Leave a Reply