i doni di energia dello spirito natalizio
Crescita spirituale

Lo spirito natalizio porta doni di energia

Il Natale non è un periodo normale, ognuno si spiega la cosa in modo differente, ma accogliere lo spirito natalizio porta doni di energia. Vedremo cosa c’è di particolare nelle energie del Natale e come poter affrontare questo periodo in modo consapevole.

La tradizione natalizia

Ci sono molte tradizioni che parlano del natale, in tempi diversi e nazioni diversi si trovano figure differenti tra loro. Si parte da San Nicola di Myra, un vescovo del IV secolo dell’impero bizantino che, attraverso molte trasformazioni, culturali è arrivato a noi con le vesti del Babbo Natale della Coca Cola.
Altre visioni di Babbo natale si discostano molto, in Islanda, per esempio vengono seguiti ben 13 babbi natali differenti (legati a dei folletti chiamati Jólasveinar).

Infine, in alcune nazioni, a Santa Claus (San Nicholas) viene legata la figura di Krampus: un essere demoniaco da lui sconfitto e condannato a servirlo per l’eternità. Questa icona viene oggi trasformata nel personaggio del Grinch. Un personaggio che scopriremo essere molto importante per la nostra analisi energetica.

Una storia per bambini

Da piccoli, ci viene raccontata la storia di Babbo Natale, che resiste fino a che qualche coetaneo o adulto non ci fa ragionare sul tema.

  • Gli elementi chiave della storia:
  • Babbo Natale è immortale e sa chi è stato buono o cattivo;
  • Se gli scrivi una lettera, gli arriva anche senza indirizzo preciso;
  • Ogni notte della vigilia porta i regali ai bambini buoni;
  • Quello che ti porta, non è detto che sia quello che hai chiesto;
  • Porta tutti i doni in una sola notte con una slitta volante trainata da renne;
  • I regali, anche se di marche note, vengono creati dagli elfi;

Per un bambino, scoprire che la storia di Babbo Natale è di fantasia, significa perdere una parte della propria fanciullezza. Imparare che i genitori lo hanno preso in giro, dicendogli un sacco di bugie sul Natale.
E se invece Babbo Natale esistesse davvero? Se la storia fosse vera, ma raccontata in modo sbagliato?

Pensa a quanti bambini hanno smesso di credere a Babbo Natale, soltanto perché il modo in cui gli è stato raccontato è scorretto. Se questo fosse vero, avremmo privato i bimbi e noi stessi, della magia del Natale.

La storia impossibile

La storia, per come viene raccontata, è semplicemente assurda.
Prima o poi il bambino dovrà arrendersi alla realtà dell’evidenza e ammettere che Babbo Natale non può esistere.

Come si può portare un regalo ad ogni bambino in una sola notte?
Come può Babbo Natale sapere se un bambino è buono o cattivo?
Perché se sono stato buono non ho avuto il regalo che ho chiesto?
Perché quando sono stato cattivo ho avuto lo stesso un regalo?
Come può Babbo Natale vivere per sempre?
Da dove è entrato in casa mia se ho l’allarme inserito e sono senza camino?

Eppure se la storia viene raccontata nel modo giusto, è tutto possibile. Bisogna solo accettare che il Babbo Natale della Coca Cola non esiste, ne esiste un altro, anzi, altri due.

Le energie natalizie

Durante il periodo natalizio si percepisce un’atmosfera particolare. La verità sul Natale è così semplice e visibile, che esporla non creerà alcuno scalpore.

Ci sono tre realtà energetiche che lavorano durante il periodo natalizio. Sono così forti che non è necessario essere particolarmente sensibili per percepirle. Semplicemente non ci si dà loro peso e con il tempo ci si convince di qualche teoria razionale per giustificare queste sensazioni.

I doni di energia di chi accoglie lo spirito natalizio

La prima influenza energetica è creata dalle energie di tutte le persone che credono nel natale. La gioia di chi gira per negozi (o online) per cercare il regalo perfetto da donare o spera di riceverlo; ogni momento di stupore davanti a un paesaggio natalizio; gli istanti di amore o tenerezza durante la visione di un film natalizio, nell’ascolto di una canzone, nella cura della preparazione al natale.

Queste energie che vengono emanate sono convogliate in una struttura energetica che, se viene emessa da un solo individuo, prende il nome di “forma pensiero”. Quando è invece condivisa da più persone si chiama “Egregora”.

L’Egregora è come una nuvola di energie, si attiva in questo periodo e influenza ogni persona con cui entra in contatto. L’Egregora del Natale è creata e alimentata da tutti quelli che provano quel tipo di emozione “natalizia” ed è legata al luogo in cui vengono emanate le energie.
In un paesino della Somalia ci saranno meno persone che alimentano questa forma pensiero. La sua influenza sarà molto debole o assente del tutto.

Subire un’influenza non vuole certo dire essere soggiogati da questa.
La corrente di un fiume può premere sulle tue caviglie senza che ti faccia rotolare a valle. Ogni influenza energetica può essere accolta o può essere respinta.

L’energia del rifiuto dello spirito natalizio

Le persone che resistono alle influenze energetiche del Natale non restano inerti. Ci sono alcune persone che non hanno nessuna emozione verso il Natale anche nei paesi occidentali, ma sono la minoranza, la maggior parte di quelli che resistono al natale producono una seconda forma d’onda vibratoria.

Chi resiste al Natale prova una forma di fastidio verso tutto quello che è festoso, una chiusura del cuore molto chiara e un rifiuto verso molte delle attività di questo periodo. Questa energia è il frutto dello sforzo a non conformarsi alle energie esterne, il risultato di un’azione di resistenza e di difesa.

Viene attivato uno spostamento netto dalle emozioni e sentimenti verso la ragione e la logica; quello che per qualcun altro è fonte di gioia, per loro diventa uno spreco, una forzatura, una trovata commerciale, culturale, un obbligo sociale. La cultura e la tradizione ha dato un volto a questa forma di energia, e questa raffigurazione è proprio il Grinch che è l’espressione della chiusura al Natale.

Questa energia che viene emessa per riuscire a restare in chiusura, crea una seconda Egregora, che in alcuni luoghi può essere anche più forte di quella del Natale. Non puoi comprendere chi è sotto questa egregora dalle parole che dice, ma lo scoprirai dalle energie di chiusura del suo cuore. I sintomi di questa Egregora sono un cuore chiuso, freddo, duro che si stringe come in un crampo.

Non tutti si difendono dal Natale o lo accolgono, qualcuno lo ignora, e chi davvero pensa che il Natale non lo riguardi, non ha alcuna emozione negativa; non non lo infastidisce, nello stesso modo in cui non gli da noia il festeggiamento del capodanno cinese con gli sfarzi e i dragoni che volteggiano. Solo quello che ti riguarda e ti tocca e ti crea emozioni.

Babbo Natale: un essere di energia

Santa Claus. Non è qualcosa di nuovo e segreto. Si è sempre sentito parlare di spirito del Natale, ma pochi hanno preso la questione alla lettera. Si tratta in effetti di un vero e proprio spirito, una creatura energetica molto antica e potente. Come ogni creatura energetica, anche questa viene alimentata da una parte delle energie che emettiamo, ma trattandosi di uno spirito di livello superiore non si nutre di energie dense o basse vibrazioni e quindi non stimola basse emozioni.
Questo rende lo Spirito del Natale qualcosa di non solo innocuo ma anche positivo. Quello che si nutre di amore, diventa amore.

Quali sono quindi i doni di Babbo Natale? La sua magia è quella di facilitare l’apertura del cuore, chi lascia entrare e accoglie questa influenza energetica può sperimentare quelle sensazioni, molto forti e nette, di comunione, generosità e apertura, molto simili ad un innamoramento. Basta che ricordi come ti sei sentito, quelle volte in cui ti è arrivato il Natale nel cuore, a quasi tutti è capitato almeno una volta.

Se ti riesci a ricordare bene potrai vedere chiaramente come non sia molto diverso da un incantesimo. Bisogna però ricordare che non si tratta di un vero incantesimo, in quanto se non lasciamo entrare il Natale dentro il nostro cuore, possiamo resistere e tenere fuori dalla nostra energia ogni sua influenza.

A differenza dell’Egregora natalizia, creata dalle persone, che è più forte in certi luoghi e totalmente assente in altri, lo spirito del Natale ti può raggiungere anche se ti nascondi in una grotta nel deserto.

Gestire le influenze esterne

Ora sappiamo che nel periodo natalizio, girando molte energie. Ci sono forze che ci spingono ad aprire il cuore, alla generosità, all’accoglienza, alla comunione. Altre forze spingono nel senso contrario, alla razionalità, alla chiusura del cuore, alla praticità, all’avarizia. Come possiamo gestire la situazione?

Consapevolezza + scelta = libertà

Nel momento in cui sappiamo che ci sono due onde, che portano in direzioni diverse, basta che scegli dove ti piacerebbe andare e quindi utilizzare le forze che sono in linea alla tua decisione. L’unica persona che subisce davvero è quella che non è consapevole o che è vittima di forze che non riesce a controllare. Le energie del Natale non sono aggressive, si possono gestire con la consapevolezza e con la scelta e prepararsi quindi ad accogliere o a difendersi.

Difendersi dal Natale

Se hai scelto di difenderti e non aprire il tuo cuore ai doni di energia che porta lo spirito natalizio, hai il diritto di farlo e puoi difenderti, se sai da cosa ti stai difendendo. L’Egregora energetica che ti porta a rifiutare il natale stimola energie molto pesanti, se per difenderti dal Natale hai scelto di abbracciare quella gelida durezza, non passerai un bel periodo in questo modo.

Chiusura del cuore

Quando le energie della chiusura del cuore ti rapiscono inizi a sentire solitudine, malinconia, rabbia, puoi pensare che nessuno ti comprende o ti apprezza. Vedi gli altri felici e innamorati e pensi che si siano scordati di te, o ti evitano perché sei un peso, la persona che guasterà le feste. Non è bello passeggiare per strada, affamati e infreddoliti, mentre si osservano gli altri dall’esterno della finestra, tutti dentro al caldo, a divertirsi e abbuffarsi senza di te.

Puoi evitare il natale e non chiudere il tuo cuore. Devi comprendere quali sono i nervi scoperti che vengono toccati ed essere molto autoconsapevole a riguardo.

Apertura verso se stessi

Ricorda che tu hai scelto volontariamente di non aprire il tuo cuore. Hai deciso di non donare il tuo amore e i tuoi pensieri agli altri, ma non hai scelto di essere miserabile e rotolarti nell’autocommiserazione.

Puoi usare questo momento per riflettere in modo profondo sulle cose che davvero sono importanti per te, su cosa puoi fare per raggiungere la tua missione. Puoi essere amorevole con te stesso/a, coccolarti, guardare quanto hai dato e fatto, quanto hai faticato, quanto impegno hai messo ogni giorno. Chiudere il tuo cuore al mondo è una cosa, chiuderlo a sé stessi è un’altra.

Osserva quello che puoi fare ogni giorno per prenderti più cura della tua felicità, del tuo benessere. Ogni progetto fallito è anche una fonte di insegnamenti, se questo Natale non vuoi festeggiare e aprire il tuo cuore, puoi usarlo per fare un punto profondo e vero sulla tua vita.

Passare una serata da soli non vuole dire passarla in solitudine, puoi organizzarti una festa che non sia giocosa, e piena di allegria ma che sia colma di senso e di gratitudine. Gratitudine verso la tua anima, verso il tuo impegno, per il solo fatto di alzarsi ogni mattina e di nuovo, provarci. Ogni giorno, nonostante tutto, provarci.

Aprire il cuore al Natale

A molti è capitato, a me per primo, di entrare nel periodo natalizio, vedere la magia del natale che lentamente toccava le persone vicine, desiderare di provarla di nuovo e attendere giorni e giorni in vano. Il Natale arriva nel cuore senza preavvioso e non è detto che accada sempre, è una magia, è un miracolo, seppur non faccia rumore all’esterno. In quel momento si colgono doni di energia che porta lo spirito natalizio.

Dentro si può sentire in modo chiarissimo quando arriva: il cuore emette calore, ci si sente come abbracciati, morbidi, può capitare di iniziare a piangere senza alcun motivo. In alcuni casi cambiano anche i colori intorno e si iniziano a notare dettagli che prima sembravano invisibili e adesso ci donano una calma sensazione di pienezza dell’anima. Ognuno però ha il suo modo di vivere questo piccolo miracolo e non c’è una lista identica di sintomi che possa valere per tutti.

Non c’è purtroppo nessun modo per comandare questo evento, è un dono, ci sono solo dei modi per facilitarlo, per meritarselo, per diminuire le resistenze della mente e facilitare il lavoro di Santa Claus, nel consegnarci il suo regalo, anche quest’anno.

Accogliere i doni dello spirito Natalizio

Ci sono diversi modi per accogliere i doni di energia che porta lo spirito natalizio.

Meditare

Dedicare del tempo alla meditazione può aiutare ad entrare nella giusta ricezione. Puoi usare una variazione del Matrix re-imprinting, che consiste nel entrare in meditazione profonda, concentrandosi sul proprio respiro.

  1. Siediti e respira, non sdraiarti ma trova una posizione seduta e comoda, osserva il tuo respiro che riempie e svuota i polmoni, e quando il corpo è rilassato, visualizza una stanza accogliente.
  2. Crea la stanza che preferisci, e lascia che da una porta sulla sinistra, entri una bambina o un bambino, non troppo giovane, ha tra i 6 e i 9 anni.
  3. Fai entrare in quella stanza il tuo Io bambino, ricorda quando eri ancora sognatore o sognatrice, di quando il Natale era davvero speciale.
  4. Quando entra, parla con lui/lei, passaci del tempo insieme, parlaci, fatti spiegare cosa vuole dire il Natale e lascia che la conversazione prenda il suo corso. La tua parte infantile saprà prendersi cura di te e aiutarti.
  5. Quando la conversazione è finita abbracciatevi e lascia che esca di nuovo dalla porticina sulla sinistra da cui è entrato.
  6. Resta in silenzio qualche istante e poi apri gli occhi, osserva la stanza alcuni secondi e quando sei pronto, termina la meditazione e alzati.

Fare regali col cuore

Regali pensati con l’intento di creare gioia, con amore per le persone a cui vuoi donare la felicità. Il regalo è solo il mezzo, il fine è regalare gioia, è un pensiero d’amore, un intento di generosità, la speranza di donare un momento pieno di allegria a chi hai a cuore.
Mentre impacchetti i regali, immagina il volto felice e sorpreso di chi riceverà quel dono, lascia che l’immagine della sua felicità entri dentro il tuo cuore e tolga un po’ di ruggine dagli ingranaggi.

Un appuntamento con te stesso

Un avvenimento in cui vivere il ricordo dei Natali passati. Prepara con cura il momento, come se fosse un appuntamento romantico da passare in tua compagnia. Prepara del cibo che ti piace, meglio se ha qualche connotazione natalizia se ti è gradita (per esempio della cioccolata con panna, un pandoro o la burro birra).
Scegli dei film natalizi che non vedi da tempo e che ti sono piaciuti molto, delle canzoni che hanno segnato dei momenti importanti dei Natali passati. Organizza ogni dettaglio che può farti stare bene, il fine non è solo quello di mettere un pizzico di natale nel tuo appuntamento, ma quello di prenderti cura di te stesso/a, coccolarti, viziarti, sedurti. Lascia che le tue attenzioni verso il tuo star bene sciolgano le tue difese e ti permettano di accogliere i doni di energia che porta lo spirito natalizio.

Conclusioni

Ora che conosci le forti energie che circolano in questo periodo, non mi resta che augurarti un Natale consapevole del suo vero significato e dei doni di energia di porta lo spirito natalizio. In linea con la tua scelta, che possa svolgersi in armonica risonanza con le tue decisioni.
Qualsiasi sia la tua scelta, ricorda che nessuno è mai solo.

Quello che vedi con gli occhi è un mondo minuscolo, la separazione è illusoria, basta aprirsi per trovarsi nel centro di ogni cosa, dentro tutto, parte di ogni cosa. Non c’è niente da capire, basta solo guardare col cuore.

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